...il primo caso di Nick Cosenza


Nick Cosenza arrivò al ministero degli interni in tarda mattinata, si recò al secondo piano ed entrò nella penultima stanza in fondo al corridoio.
Al suo ingresso le tre signore si voltarono simultaneamente verso la porta ed interruppero la conversazione.
-"Buongiorno gentili signore"
-"Buongiorno a lei... ma da dove è arrivato? Qualche telefilm giallo di second'ordine?" disse la signora mora, suscitando una breve risata delle sue colleghe.
In effetti il trench ed il borsalino lo rendevano facilmente identificabile. Nick Cosenza era il detective italoamericano protagonista di una ignota serie di telefilm che nessuno ebbe mai il coraggio di mandare in onda.
-"Bene signore, prendo atto del sarcasmo che mi dedicate e prendo anche atto del fatto che voi, dipendenti del ministero, siete occupate a confazionare un abito da sposa.
-"Sì, mia figlia si sposerà il prossimo mese... sono già così emozionata" disse la signora bionda.
-"Non lo metto in dubbio, ma voi dovreste occuparvi d'altro, dovreste svolgere le mansioni a cui siete state assegnate... sono stato incaricato dall'omino buffo e spietato di scovare tutti i fannulloni e credo di averne trovati" disse Nick Cosenza, dopodichè si accese una sigaretta... ovviamente senza filtro.
-"Ma noi siamo dattilografe" disse la signora mora "Qui al ministero non ci sono più macchine da scrivere ormai da decenni"
-"Noi non svolgiamo alcuna mansione perchè non abbiamo mansioni da svolgere" disse la signora fucsia.
-"Perchè quell'orrendo colore?" disse Nick Cosenza indicando la capigliatura della signora fucsia.
-"Lei si faccia i cazzi suoi" lo apostrofò la signora fucsia "La mia tinta non fa male a nessuno, mentre lei fumando danneggia la nostra salute, inoltre, se non lo sapesse, in questo luogo è vietato fumare!"
-"Ah, sì, mi scusi, spengo subito..." abbozzò Nick Cosenza.
-"Signor detective deve sapere che quando ci trovammo senza nulla da fare, il nostro responsabile diretto, il dottor Sogliola ci disse che sarebbero stati destinati dei fondi per dei corsi di formazione, così ci avrebbero potuto destinare a nuove attività... ma alla fine nessun corso... poi il dottor Sogliola è andato in pensione e siamo rimaste anche senza responsabile" disse la sigrora mora.
-"Mi creda signor detective, non è per nulla piacevole sentirsi inutili... abbiamo anche provato a cercare una nuova occupazione... ma chi assume dattilografe? E soprattutto chi assume dattilografe attempate?" disse la signora fucsia.
-"Così per ingannare il tempo, abbiamo cominciato a fare dei piccoli lavori di sartoria... riparazioni, orli a gonne e pantaloni, sostitizione di cerniere. Lavoretti che facciamo anche per i colleghi di altri uffici, ovviamente a titolo gratuito." disse la signora mora
-"Si, capisco" disse Nick Cosenza "ma comunque, voi percepite uno stipendio, senza fare nulla... vi sembre corretto?"
-"Cosa dovremmo fare? Dare le dimissioni? Il nostro stipendio è indispensabile per l'economia delle nostre famiglie. Noi saremmo ben disposte a svolgere altre mansioni, se solo ci venisse proposto. Noi non siamo le responsabili di questa situazione" disse la signora bionda "siamo state semplicemente dimenticate".
-"Lei al nostro posto come si comporterebbe?" chiese la signora fucsia "darebbe forse le dimissioni indotto da patriotico spirito di sacrificio?".
-"Cosa c'entro io?..." bofonchiò il detective prima di congedarsi. Doveva andare a riferire all'omino buffo e spietato.
Salutate le dattilografe, uscì in corridoio, si chiuse la porta alle spalle e venne pervaso da una fastidiosa sensazione di inadeguatezza, che si accentuò in maniera insopportabile quando, giunto all'esterno dell'edificio, si rese conto di indossare un trench ed un borsalino... in una calda e soleggiata giornata di primavera.

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