...il malefico preservativo

Premetto che ho delle conoscenze ridotte all'osso della religione cattolica...

...mi sembrava di avere capito che, durante la propria vita terrena si fanno cose, si vede gente, ci si comporta come si ritiene opportuno, cercando però di seguire le regole che la divinità indica. Alla fine della vita terrena c'è il giudizio divino.
Se si seguono sempre le regole allora BINGO! Si finisce in paradiso e si gode della vicinanza della divinità in attesa del giudizio universale, dove succede che si ritorna in possesso del proprio corpo revisionato e rimesso a nuovo per l'eternità, assieme a tutti quelli che hanno rispettato le regole.
Se non si seguono le regole suddette allora MALE! Si finisce all'inferno dove si soffre per l'eternità in compagnia di tutti quelli che non hanno rispettato le regole.
Per tutti coloro che hanno violato il regolamento c'è tuttavia la possibilità di pentirsi del proprio comportamento. Occorre recarsi da un sacerdote a raccontare i propri peccati. Il sacerdote poi ti perdona, oppure no, ma in genere si. Se vieni perdonato i tuoi peccati vengono annullati.

da rainews24:



Una tra le peggiori nefandezze che può commettere un cattolico consiste nell'utilizzare il preservativo... mi sembra che la cosa sia collegata al fatto di avere rapporti sessuali senza l'intenzione di procreare... o forse no, perchè i metodi anticoncezionali naturali sono consentiti... forse è l'impiego dei manufatti che disturba. Mah?

Ritornando alla questione del giudizio, la cosa che non capisco è perché i capi dell'associazione dei sacerdoti si incazzino sempre così tanto quando si realizzano delle condizioni per cui può capitare che qualcuno utilizzi il preservativo... cioè se non si realizzano le condizioni per contravvenire alle direttive divine, nessuno mai potrà essere messo alla prova, nessuno mai potrà "peccare"... e quindi come potrà mai essere giudicato?

... e se si fossero semplicemente stancati di confessare la gente?

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